sabato 6 luglio 2013

FA RIMA CON BUGIA

Come diceva Palmiro Cangini, "fatti, non pugnette!"
Non so se e quando è capitato a voi, io avevo vent'anni quando persi la verginità ideologica. Il libro di Filosofia politica su cui stavo preparando un esame era di un tale professor Chiodi, forse questo qua, e spiegava con una chiarezza disarmante come la reale formula del Potere sia identica in tutte le società umane, mentre quelle dichiarate sono diverse ma tutte per il medesimo scopo: occultare quella reale. Ogni formula dichiarata del potere, perciò, è ideologica, ovvero è una rappresentazione di comodo volta a creare in chi ci crede una falsa coscienza, cioè la coscienza che le cose vadano in un modo quando invece vanno in un altro. Chiodi ai tempi confrontava le ideologie democratico/liberale e social/comunista, e già allora in qualche modo preconizzava l'affermazione definitiva della prima, attraverso l'affermazione del principio che un regime è tanto più efficace quanto più l'ideologia che lo sostiene riesce nel suo scopo originario di nascondere la reale struttura del Potere, e la constatazione che la freccia della Storia andava verso regimi sempre più efficaci.
Dunque, la Democrazia è una bufala, una bugia, una presa per il culo di chi ci crede, un modo come un altro, solo più efficace di altri, il più efficace fin qui scoperto, di consentire a chi detiene il potere di esercitarlo efficacemente e (in quanto) indisturbatamente. Attenzione! Non sto dicendo che allora tanto meglio stare sotto dittatura, almeno il potere lì è riconoscibile e "magna uno solo". Semmai, dal momento che ogni ideologia, ma la democrazia più di ogni altra, ha bisogno di tenere in piedi la sua recita nel modo più coerente possibile, quello che noi sudditi possiamo e dobbiamo fare è recitare fino in fondo il nostro ruolo di cittadini, pretendendo quanto più possibile il rispetto del copione in questo gioco delle parti. Solo, dobbiamo essere consapevoli che di recita si tratta, perché chi ci crede più di tanto e dunque si immedesima nel ruolo di cittadino è destinato ad essere maggiormente deluso tutte le volte (cioè ogni volta che serve al potere) che viene trattato come quello che è davvero: un suddito. Anzi, poiché ogni suddito è destinato ad essere trattato come tale ogni volta che serve, chi crede di essere un cittadino (e quindi non è scafato, è ideologicamente vergine, ditela come volete) è destinato a essere trattato da suddito di più e peggio di chi sa di essere suddito e vivere in una recita e quindi invece ogni tanto riesce a ottenere un trattamento da cittadino.
Quando Grillo dice che il M5S ha fin qui salvato la democrazia, dice anche che il suo moVimento da un lato agisce all'interno di questa finzione ideologica con una funzione di salvaguardia, perché quando le masse vengono colpite duramente dalla crisi economica può capitare ed è capitato sostengano altri regimi pur di mangiare e avere prospettive di benessere, ma anche con consapevolezza della finzione stessa, come denuncia la scelta ostentata di chiamare cittadini anche gli eletti: se davvero si affermasse per tutti i partiti il principio messo tra i punti basilari del non-statuto grillino che non si possono occupare posizioni di potere politico per più di 10 anni, e devono essere messi in piedi meccanismi di controllo capillare per verificare che in questo lasso di tempo nessuno si arricchisca, otterremmo non certo il cambiamento della formula reale del Potere, ma almeno dalla parte di chi lo detiene ci si va un po' per uno senza potersene approfittare troppo. L'ideale, l'ho già detto, sarebbe passare dalla democrazia elettivamente rappresentativa a quella statisticamente rappresentativa, ma il grillismo qualora si affermasse anche solo per questo aspetto sarebbe rivoluzionario, una vera testa di ponte per una riduzione decisiva della distanza tra la democrazia "raccontata" e quella effettiva. Il Potere lo sa, e quindi combatte il grillismo con tutte le tante armi, ideologiche e non, in suo possesso, come ha fatto con qualunque altro frutto dell'azione di cittadini che "credevano troppo" alla democrazia e facevano di tutto perché si affermasse davvero, gli esempi sono millanta ma non ce n'è di migliori di Falcone, Borsellino e tutti gli altri morti, nella guerra contro la mafia, senza accorgersi o facendolo troppo tardi che la guerra era contro il Potere dentro il quale c'era si la mafia ma anche tanti pezzi di quello Stato che ideologicamente invece si diceva dall'altra parte.
Non sto su questi argomenti, però, per un tentativo di "accanimento terapeutico" al capezzale del moVimento rovinato dalla stampa di regime brutta e cattiva: intanto il tentativo di Grillo non è ancora fallito, poi se fallirà sarà anche per evidenti limiti intrinseci senza i quali gli attacchi mediatici poco avrebbero potuto, infine se non bastano gli attacchi mediatici e i limiti intrinseci sono ben altre le armi che il Potere userà eventualmente contro Grillo e i suoi se diventassero davvero pericolosi. No, è che sono di attualità almeno un paio di dimostrazioni lampanti della sostanza ideologica della democrazia.
Mai creduto nemmeno un istante alle cosiddette primavere arabe (attenzione: alla sincerità dei popoli coinvolti si, ma se siamo pedine inconsapevoli noi "vecchi democratici" figuratevi loro), ma lo schifo che succede in Egitto supera i limiti: per decenni ci risultava democraticamente eletto uno che governava con l'appoggio dei militari facendo da sentinella antiislamica dell'occidente, tanto che sua nipote meritava un occhio di riguardo dalla Questura, poi la vulgata è diventata che era un dittatore e bisognava rovesciarlo, quando lo si è fatto e le elezioni hanno premiato un "fratello musulmano" questi dopo pochi mesi è diventato a sua volta un dittatore, e ora la vulgata è che i militari buoni lo hanno rovesciato con l'appoggio delle masse e presto ci saranno elezioni libere. Da questo io riesco solo a dedurre che la democrazia è che si vota fino a che non vincono quelli che piacciono a chi detiene il Potere, perché se putacaso vince un altro in un modo o nell'altro bisogna neutralizzarlo, costi quel che costi: basta ricordare il precedente Algeria anni 90, con le migliaia di morti che è costato, senza andare alla caterva di casi sudamericani dei decenni scorsi (Cile di Allende in testa) - che se non si ripetono oggi è solo perché il potere degli USA nel loro ex "giardino di casa" è nettamente calato (ma ci provano eccome: vedi Venezuela, Bolivia e chissà il Brasile) - perché allora almeno avevano la faccia di appoggiare apertamente dittatori.
Il Presidente Napolitano ha "la fedina democratica sporca" da quando anziché rimuovere un Primo Ministro senza più maggioranza gli diede il tempo di comprarsene una, salvo poi un anno dopo di fatto rimuoverlo quando una maggioranza ce l'aveva, obbedendo a un ordine che veniva da organismi sovranazionali non democraticamente eletti. Lo stesso ordine un anno dopo ancora lo ha spinto a rinnegare il risultato di libere elezioni (già di per sé falsate da una legge elettorale incostituzionale e illogica, che ha dato un premio di maggioranza abnorme al secondo partito per elettori solo perché si era presentato in coalizione con un altro partito che subito dopo l'ha abbandonata) e anche la parola data accettando un inaudito reincarico al solo scopo di poter propugnare una maggioranza di governo non voluta dalla quasi totalità dell'elettorato, ma ben gradita ai poteri cui obbedisce lui. Questo governo si sta distinguendo per immobilismo mascherato da azione, grazie al concerto dei media di cui dispone, mentre sottocoperta prepara la distruzione della Costituzione. Ebbene, tra le tante porcherie ne fa una giusta, anzi mezza perché l'acquisto degli F35 lo ha solo rinviato ad una riponderazione parlamentare e non annullato come dovrebbe fare un governo onesto con una crisi come questa, ed ecco che l'ineffabile simil-Savoia riunisce il Consiglio supremo di difesa, organo consultivo che presiede lui ed è costituito in pratica da mezzo governo, e gli fa deliberare che il Parlamento non conta niente su questa decisione! E se ciò non vi dimostra che l'equilibrio dei poteri democratici non è che un'etichetta su una bottiglia vuota, cos'altro vi serve?
In tutto questo i grillini, gli unici che in questo momento stanno facendo qualcosa di sostanziale, a livello sia di fatti come la restituzione di parte delle prebende che di proposte come quella sul reddito minimo garantito, o la riseparazione tra banche d'affari e banche commerciali, sono oggetto di una campagna di demolizione tramite accerchiamento. Ho visto su La7 Telese massacrare il grillino Morra incalzandolo con ferocia e irridendolo con l'assegnone. Poi ho letto il palinsesto Mediaset della prossima stagione, e mi sono ricordato da quando abbiamo smesso non dico di essere una democrazia, che ripeto è solo una forma ideologica, ma anche di tentare di sembrarlo. Era il 1994 e veniva consentito, contro legge, di entrare in Parlamento a un concessionario dello Stato, nel settore dei mass-media per giunta...

1 commento:

cugino ha detto...

su facebook ho ricevuto questo link a commento
merita di essere riportato qui

http://spicspannung.wordpress.com/2013/06/02/nodi-democrazia-di-attilio-meliado/

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