giovedì 27 marzo 2014

ERA SOLO ABBRONZATO...

Un bel primo piano del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama,
in questi giorni in visita a Roma...
Quando ho iniziato a fare il dj in radio, eoni fa, la prima raccomandazione che gli amici più esperti hanno tenuto a farmi è stata più o meno questa: quando fai una cavolata, anche solo un "buco" (in gergo, non so nemmeno se ancora attuale, "silenzio in onda per più di un secondo o due"), dopo fai qualunque cosa tranne scusarti o tornare in altro modo sull'accaduto: l'unico effetto sarebbe aumentare, ed esponenzialmente, il numero di chi si è accorto della cosa.
Questo precetto base della comunicazione di massa, in realtà, non è l'unico che vìolo sistematicamente su questo blog, forse proprio perché l'audience è la cosa cui bado meno nel tenerlo. Quindi questa non è la prima volta che ammetto di aver preso cantonate, se ne segnalano almeno un paio di altrettanto clamorose: quando facevo il tifo perché la Fiat comprasse anche l'Opel, ancora convinto che Marchionne fosse li per fabbricare e vendere auto, o quando pensavo che a certi patti "più" Unione Europea fosse meglio che "meno", ancora non avendo aperto gli occhi sull'operazione "impoverisci i sudditi specie del Sud" che invece era il progetto Euro fin dall'inizio (e non so Prodi se ne esce meglio col dolo o la colpa: è meglio per un politico rivelarsi un imbroglione o un cretino?). Certo, almeno il Partito Democratico l'ho tanato fin da subito, che era lo strumento della definitiva liquidazione della sinistra in Italia, ma anche qui ho sperato fino alla fine che l'anima Bersani fosse diversa da quella Renzi, purtroppo dovendo registrare nella breve stagione in cui prevalse che ciò sostanzialmente non fosse vero: è stato proprio mentre PLB ripeteva ogni giorno che qualunque fosse stato l'esito del voto lui sarebbe rimasto "con Monti senza se senza ma" che assieme ad altri milioni di delusi ho mollato il PD per abbracciare la causa grillina...
Ma questa no. Questa non me l'aspettavo. Si, è vero che tenevo a sottolineare più l'aspetto simbolico dell'elezione di un nero alla Casa Bianca prima che al soglio pontificio (fregando sir Skardy) o prima che una donna al Quirinale, ma insomma si, avevo gioito anch'io per l'elezione di Obama. Che invece fin da subito ha gettato fango sul Nobel per la pace assegnatogli sulla fiducia (evidentemente malriposta), mancando ogni promessa elettorale di disimpegno militare su vari fronti, di cui pian piano anzi ne ha aperto molti altri. Dimostrando che per una volta l'uomo di Arcore aveva ragione, che ne sai forse i bugiardi si riconoscono tra loro dall'odore: quello del negro aveva solo l'apparenza, e manco tanto.
Diciamoci la verità: oggi l'Imperatore è in visita alla sua colonia più "ballerina" in fatto di importanza, a seconda se la Storia la situi o meno sulla frontiera. Oggi che i Russians si sono messi in testa di giocare di nuovo alla Grande Potenza, vediamo cosa ci guadagneremo noi; l'altra volta, erano stati due o tre decenni di relativo benessere e crescita delle aspettative, al prezzo di mantenere la democrazia a livello di mera etichetta formale. Certo è che questi che hanno la scusa di essere progressisti quando ci si mettono riescono a essere più reazionari dei peggiori conservatori: dal persistente osceno impegno in Afghanistan e Iraq alla gestione vergognosa della questione ucraina, passando per le "primavere" arabe varie e il lavorio più o meno sommerso contro un Sudamerica che non si rassegna a perdere, questo Mr. President ha proprio la faccia come il culo. Di un nudista.

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