sabato 21 ottobre 2017

ANCHE SOLO PER DISPETTO

Il partito-bestemmia ha compiuto dieci anni, e uno dei miei pochi vanti è di avere, in mezzo alle tante cantonate che ho preso, indovinato subito (ai tempi del web queste affermazioni si possono anche dimostrare) che la sua nascita sarebbe stata un'autentica sciagura per gli italiani, doppia se di sinistra.
Quando ancora il PD non c'era, ed io ero con gli altri sul carro eurista di Prodi a cantare saltando per non essere Berlusconi, quest'ultimo, a legislatura agli sgoccioli, siccome i sondaggi gli dicevano che col Mattarellum il centrosinistra avrebbe sbancato, ebbe la faccia tosta di varare in fretta e furia una legge elettorale raffazzonata (da Calderoli, in un modo che egli stesso ebbe a chiamarla Porcellum) che potesse se non sovvertire l'esito del voto, cosa impossibile dato il distacco (che poi peraltro ridusse, grazie al suo monopolio mediatico e a boutade come quella sull'abolizione dell'ICI), almeno consegnare al vincitore una maggioranza molto più risicata di quella che avrebbe avuto con la vecchia legge. La trappola poi avrebbe funzionato alla perfezione: bastò che Mastella facesse il Mastella ("provocato" da Veltroni, che aveva inopinatamente accelerato la fondazione del PD e dichiarato subito, in teoria allora a 4 anni dal voto, che alle successive elezioni si sarebbe presentato da solo: non dimentichiamolo, il maanchista e il suo modo geniale di straperdere le elezioni). Ma da subito noi tutti "popolo di sinistra" gridammo allo scandalo: non si possono cambiare le regole in corsa, non si può gestire la legge elettorale come se non fosse uno snodo fondamentale della democrazia ma invece solo una delle armi del governo contro l'opposizione.
Ebbene, io la penso ancora così. E mi fa un misto tra schifo e rabbia invece constatare, in un'epoca in cui purtroppo quello che pensano gli altri ti insegue anche se tenti di stare un po' alla larga e usi i social al minimo sindacale, che tanti troppi "amici" che ieri erano con te sulle barricate oggi plaudono alla quinta porcata consecutiva (la terza di centrosinistra e la terza elettorale: Berlusconi aveva anche tentato una riforma costituzionale a cui il popolo italiano fece argine, prima che Renzi, tra l'Italicum e il Rosatellum, facesse lo stesso tentativo con lo stesso esito) avendo anche la faccia tosta di considerarsi ancora "di sinistra" perché a favore dello ius soli o dei matrimoni gay. Che di fronte a un attacco del Capitale al Lavoro come non si vedeva dai tempi di Dickens, mi spiace ma sono cosucce piccole così, fumo negli occhi, esche per boccaloni, usate la metafora che preferite. Toglietemi pure il saluto, non solo l'amicizia su Facebook, ma io la penso così: io sono ancora di sinistra (anche se penso che lo ius soli concesso in questo contesto sia una solenne minchiata, e anche se voto e sostengo un movimento che attrae persone da tutte le provenienze politiche), voi - appresso al vostro partito, o peggio ancora a quelli alla sua sinistra che fanno il suo gioco ingannandovi (sono peggio quelli di oggi o quelli di ieri?) - non più. Raccontatevi pure tutte le favole che volete, siete di destra. Ultracapitalisti e ultraliberisti. E andate affanc...
Esiste infatti ancora una chiave di lettura facile facile, per chi volesse orientarsi. Al mondo oggi ci sono due soli grandi interessi contrapposti: quello dell'uno per cento degli straricchi, e quello del 99 per cento di tutti gli altri. La zona cuscinetto in mezzo si è erosa, e non a caso: era questa la missione principale della globalizzazione, ed è quasi compiuta del tutto. La classe media acculturata che vive decentemente è ovunque in via di sparizione, e con essa la democrazia rappresentativa che era lo strumento ideologico utile a "tenerla buona". Per capire da che parte sta qualcuno o qualcosa, basta chiedersi quale dei due interessi fondamentali serve. Ecco fatto. Il PD è dalla parte dell'uno per cento, con tutto il centrodestra, Salvini compreso (la sua adesione al Rosatellum lo smaschera, se servisse, e se non vi basta vedrete presto la sua abiura rispetto alle posizioni antieuro). Dall'altra, per ora, c'è solo il M5S. Datevi pace, smettetela di fare il coro alle miriadi di attacchi di ogni genere di cui è stato oggetto, e arrendetevi all'evidenza: è l'unica possibilità che abbiamo, almeno questo giro, per salvare ancora il Paese. Qualunque porcheria di legge elettorale partoriscano (questa ha il solo scopo visibile di impedire la vittoria di Grillo, e quello nascosto di vanificare la democrazia), e da qualunque partito o base ideologica partiate, questa volta - fosse anche solo per dispetto - votate per Grillo; poi la prossima, se la democrazia si sarà salvata, voterete per chi vi pare. Non gli è bastata la batosta dello scorso dicembre, ne vogliono un'altra, bella tosta, per capire che si devono levare dalle palle una volta per tutte. Riduciamo il PD al 3 per cento, è un sogno lo so, ma nessun progresso si raggiunge senza prima sognarlo. Cancelliamoli. Il PD deve morire, lo dico da quando era nella culla, ma ora ha fatto davvero troppi danni, e bisogna fermarlo prima che continui e ci porti allo sfacelo più totale. E non vi illudete che Berlusconi e Salvini abbiano obiettivi diversi: servono lo stesso padrone. Anche se vorreste di meglio, questa volta c'è solo il movimento 5 stelle, di (ancora) votabile. Odiatemi pure, ma ve lo ripeterò da qui a primavera. Lo sento come dovere civico.
E ora una bella sfilza di suffragamenti e approfondimenti, che era tanto che non ve ne davo:
  • Rosso, ovvero finalmente ho letto da qualcun altro (qui è da mò) che sarebbe ora di introdurre almeno elementi di sorteggio nel meccanismo elettorale: puro, statisticamente assicura la rappresentatività piena del Parlamento, e non solo dal punto di vista delle idee politiche, ma quel che è meglio anche per tutti gli altri parametri sociodemografici (sesso, età, cultura, onestà, eccetera), per i quali la casta invece si seleziona al peggio possibile e in peggioramento ulteriore e continuo - non essendo nell'orizzonte degli eventi possibili l'adozione di una legge per le politiche che ricalchi quella per le comunali, per non dire proprio in assoluto, il sorteggio è la migliore opzione, ma mi va bene che entri anche solo come elemento correttivo proporzionale;
  • il Fiscal Compact, ovvero sapete cosa stanno per approvare definitivamente, senza dirvelo? una normativa che terrà per le palle qualsiasi governo da ora a 20 anni, costringendo l'Italia a una politica restrittiva finché campate, e cioè finendo di impoverirla ben bene - ah, e sapete qual'è l'unico schieramento politico che si è dichiarato contro questo mostro, inserendo nel suo programma di governo la sua non approvazione o abolizione? esatto...;
  • Scanzi, ovvero il Rosatellum garantisce che l'unico governo possibile sarà un renzusconi, e averlo votato dimostra, se ce ne fosse stato bisogno, che Salvini è un quaquaraquà;
  • Costamagna, ovvero ecco a cosa serviva tutta quella perdita di tempo, ad approvare questa porcheria quando manca così poco al voto che una eventuale pronuncia della Corte Costituzionale, certamente negativa come per gli inguacchi precedenti dato che questa legge ne ripete potenzia e amplia i profili di incostituzionalità, arriverebbe dopo il voto;
  • Di Maio, ovvero le parole vere dello stesso sui sindacati, e non gli spezzoni tagliati ad arte i report artati i titoli tendenziosi che avete sentito: il m5s è l'ultimo partito rimasto dalla parte (anche) dei lavoratori, gli altri sono da più o meno tempo tutti variamente dalla parte dei padroni, i sindacati precisamente dal novantatré;
  • Mazzucco, ovvero ammesso che Di Maio sia la scelta giusta (e Messora ci spiega cosa comporta), e non concesso se non col beneficio d'inventario (ma con quello si - Scanzi - ché gli altri, ripeto, sono letteralmente invotabili);
  • Spadini (da leggere per intero anche se è lungo ma vi prego: è fondamentale), ovvero populismo è l'offesa usata per diffamare gli ultimi che si ostinano a difendere il popolo, laddove invece, "in modo particolare il M5S, per quanto riguarda la situazione italiana, è quindi la reazione culturale e politica rispetto alle condizioni sociali drasticamente mutate nel tempo della postmodernità, dopo il golpe messo in atto dalla nuova classe sociale dominante, quell'aristocrazia finanziaria che mira a distruggere i diritti del lavoro, a proletarizzare la middle class, a desovranizzare gli stati, ad americanizzare l’Europa";
  • Fusaro, ovvero adesso il pensiero unico dominante usa "gentismo" come nuova etichetta "per la gente comune, per i lavoratori, per le masse nazionali-popolari, irredimibilmente colpevoli di volere un posto di lavoro e dignità sociale, protezionismo economico e più Stato, e poco attente ai matrimoni gay, al culto dell’immigrazione di massa, al veganesimo modaiolo, al genderismo militante e alle richieste femministe."

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